La contemporanea crisi della produzione in Sicilia e in Spagna è alla base dell’innalzamento del prezzo all’ingrosso e al dettaglio dei limoni. Una “doppia combinazione” che non si era mai verificata in passato, provocata dalla siccità e dalle alte temperature riscontrate soprattutto all’inizio della stagione agrumicola. L’approvvigionamento è quindi garantito dalle importazioni dal Sud America e dal Sudafrica. L’aspetto più singolare, però, è che sta assumendo dimensioni molto preoccupanti il fenomeno dei furti di limoni in Sicilia, visto che all’ingrosso si riescono a strappare anche 2,50 euro al chilo. Il problema interessa anche la salute pubblica, considerato che per la produzione di limoni di alta qualità occorre effettuare trattamenti specifici per i quali sono richiesti precisi tempi agronomici affinchè avvenga l’abbattimento dei residui. I ladri, raccogliendo gli agrumi in qualunque momento della fase di coltivazione, rischiano quindi di mettere in commercio limoni che non rispondono ai requisiti di sicurezza alimentare.