Negli ultimi 5 anni, tra il 2010 e il 2016, i negozi di frutta e verdura, i bar e i ristoranti hanno subito un aumento della tariffa per la raccolta dei rifiuti tra il 30 e il 50 per cento. Il dato è stato elaborato dalla Cgia di Mestre, che rileva anche una contraddizione significativa: sebbene la produzione dei rifiuti abbia subito negli ultimi anni una forte contrazione (2,8 milioni di tonnellate in meno tra il 2007 e il 2014) e l’incidenza della raccolta differenziata sia aumentata nello stesso periodo di ben il 64,4%, le famiglie e le aziende sono state costrette a pagare di più. Per i rifiuti, infatti, si spendono oggi 8,8 miliardi di euro all’anno. E questo, nonostante la qualità del servizio non abbia registrato alcun miglioramento, ma in molti casi sia anzi peggiorato. Eppure, la raccolta della frazione umida dei rifiuti, se ben gestita, potrebbe rappresentare un vero business: sono numerosi, infatti, gli esempi di amministrazioni locali virtuose che provvedono a ricavare compost e biogas dai rifiuti organici.
