Nutrire i 10 miliardi di persone che popoleranno la Terra nel 2050 senza danneggiare il pianeta?
E’ possibile, ma a patto di modificare anche le abitudini alimentari, incrementando il consumo di verdure.
A dirlo è uno studio internazionale pubblicato sulla rivista “Nature”, che traccia le linee guida per evitare di superare i limiti ambientali legati al cambiamento climatico, all’inquinamento e allo sfruttamento dei terreni agricoli e dell’acqua dolce.
Adottare un’alimentazione più ricca di verdure a livello globale potrebbe dimezzare le emissioni di gas serra, oltre a ridurre l’uso di concimi chimici, terreni e risorse idriche.
Senza cambiamenti nell’alimentazione – si evidenzia nella ricerca – il surriscaldamento terrestre non potrà essere mitigato in modo sufficiente.